Di LUCA PATRIAN
Quando si parla di videogiochi sportivi annuali, è facile cadere nella trappola del “più dello stesso”: piccoli ritocchi, qualche miglioria grafica, una nuova stagione aggiornata e poco altro. MotoGP 25, invece, riesce a rompere questo schema e porta una ventata d’aria fresca in una serie che, con MotoGP 24, sembrava essersi un po’ adagiata sugli allori.
Un nuovo motore per un nuovo livello di realismo
La novità più evidente è il cambio di motore grafico: Milestone ha finalmente compiuto il salto all’Unreal Engine 5. Non si tratta solo di un aggiornamento tecnico, ma di un vero e proprio cambio di passo nella resa visiva del gioco. I circuiti sono più vivi che mai, i dettagli delle moto sono impressionanti e le condizioni meteorologiche dinamiche – soprattutto la pioggia – sono rese con una cura maniacale. Anche gli effetti di luce contribuiscono a un colpo d’occhio davvero notevole, specialmente durante le gare in notturna.
Su PC, ovviamente, tutto questo dà il meglio: con una configurazione adeguata (una RTX 3080 o superiore è fortemente consigliata), si possono apprezzare texture ultra-dettagliate, riflessi in ray tracing e una fluidità stabile anche in condizioni particolarmente complesse. L’ottimizzazione è buona, anche se su configurazioni meno potenti sarà inevitabile rinunciare a qualche effetto per mantenere la giocabilità.
Fisica rinnovata e un approccio doppio: realismo o accessibilità
La seconda grande novità di MotoGP 25 è l’introduzione di due modalità di guida ben distinte: da un lato la classica simulazione, sempre più raffinata, con una fisica che richiede attenzione millimetrica nella gestione della moto (soprattutto in frenata e in inserimento curva), dall’altro la nuova modalità Arcade, pensata per i neofiti o per chi vuole godersi la corsa senza troppi pensieri.
Quest’ultima non snatura il gioco, ma lo rende più permissivo: l’assistenza elettronica è più generosa, la gestione delle traiettorie è semplificata e le cadute sono meno punitive. Un’aggiunta intelligente, che può aiutare a portare nuovi giocatori nel mondo MotoGP senza rinunciare alla profondità che i veterani si aspettano.
Carriera rivisitata: piloti, rivalità e interazioni
Anche la modalità carriera ha ricevuto un lifting importante. Oltre alla possibilità di scalare le categorie (Moto3, Moto2, MotoGP) e scegliere il proprio team, ora entra in gioco un sistema di relazioni tra piloti. Le azioni in pista – come sorpassi aggressivi o sportellate – possono influenzare il rapporto con gli altri corridori, e questo a sua volta ha un impatto sulle dinamiche del paddock: rivalità che si accendono, offerte che si spengono, trasferimenti che saltano.
Questo sistema, ispirato vagamente a quello introdotto anni fa da F1 Codemasters, funziona sorprendentemente bene e dà una sensazione più “viva” alla carriera. Finalmente non si corre più solo contro il cronometro, ma anche contro i rapporti umani che, nel mondo reale, spesso contano tanto quanto il talento.
Allenamenti e minigiochi: un modo nuovo di migliorare
Un’altra interessante aggiunta è rappresentata dalle “Sessioni di Allenamento”, brevi sfide in stile minigioco che simulano prove su tracciati alternativi (flat track, motard, minibike) e servono sia per affinare la tecnica che per variare il ritmo. Non sono rivoluzionarie, ma danno un respiro maggiore alla carriera, rompendo la monotonia del calendario ufficiale.
Confronto con MotoGP 24: non solo un aggiornamento
MotoGP 24 era un buon gioco, ma non privo di limiti: IA altalenante, grafica datata e poca varietà nella struttura di carriera. Certo, aveva introdotto il mercato piloti dinamico, ma a conti fatti le novità erano più sulla carta che nella sostanza. Con MotoGP 25, invece, le differenze si sentono subito. L’IA è più umana e aggressiva, le collisioni più realistiche (e punitive), e le reazioni del pubblico e della squadra contribuiscono a costruire un senso di immersione che mancava nel capitolo precedente.
Il gameplay è più maturo, più profondo, e allo stesso tempo più accessibile. Il fatto che Milestone abbia deciso di investire tempo nello sviluppo di modalità alternative come Arcade e Allenamenti dimostra una volontà di innovare, non solo aggiornare. In sintesi, MotoGP 24 era il classico gioco annuale “per i fan”. MotoGP 25 è qualcosa di più.
Multiplayer e community: più stabile, ma ancora migliorabile
Il comparto online è stato stabilizzato e reso più accessibile, con matchmaking migliorato e server più solidi rispetto al passato. La possibilità di organizzare leghe private e tornei ufficiali è stata ampliata, anche se il sistema di penalità online rimane ancora perfettibile. I giocatori più competitivi noteranno una certa tendenza del netcode a premiare chi ha connessioni migliori, ma nel complesso l’esperienza online è godibile e meno frustrante di quanto fosse in MotoGP 24.

Conclusione: il capitolo migliore della serie Milestone? Forse sì.
Con MotoGP 25, Milestone alza finalmente l’asticella. È ancora lontano dal perfezionamento assoluto – e ci sono margini di miglioramento, specialmente sul piano delle animazioni fuori pista e di una narrazione più strutturata in carriera – ma siamo davanti a un gioco maturo, solido e sorprendentemente ricco.
Chi ha apprezzato MotoGP 24 troverà in questo capitolo tutto ciò che già amava, migliorato. Chi si era fermato qualche anno fa, o si era stancato della formula, ha ora un’ottima occasione per tornare in sella. È difficile immaginare un racing game su due ruote più completo di questo, almeno per il momento.
Voto: 8.5