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Memex: il motore che scandaglia il Deep Web

  • Pubblicato il: 9th Febbraio 2015
Memex: il motore che scandaglia il Deep Web

Si chiama Memex ed è il primo motore di ricerca in grado di analizzare gran parte del Deep Web. Questo enorme luogo virtuale è teatro di innumerevoli crimini: spaccio di droga, pedofilia, traffico di armi e documenti falsi e molto altro. Sfrutta una rete che consente di nascondere agli occhi dei più la maggior parte dei suoi contenuti. Grazie ai fattori di anonimato e difficile tracciabilità, è diventato il “mercato nero” di Internet, dove trovare tutto quello che non è legale in qualsiasi paese civile. Basta pensare che Google traccia solo l’1% dei siti. Tutto il resto è Deep Web. Fino a ora, questo enorme abisso di illegalità era per lo più un far west, dove le polizie di tutto il mondo non riuscivano a venire a capo dei vari crimini commessi. Le poche volte che vi riuscivano, spesso erano impossibilitate a sradicare il fenomeno a causa dell’irrintracciabilità dei malviventi. Adesso, però, le cose potrebbero cambiare. Memex è stato creato dal Darpa, il dipartimento per l’innovazione del ministero della Difesa Statunitense e ha come compito quello di analizzare il Deep Web in tutte le sue forme. Per esempio, è in grado di scandagliare gli annunci sessuali e capire da dove provengono. Attualmente, Memex viene utilizzato come strumento principale per la lotta al traffico di esseri umani.

Curiosità, il Memex originale è un calcolatore analogico dotato di un sistema di archiviazione ideato dallo scienziato e tecnologo statunitnse Vanner Bush negli anni trenta e mai realizzato. (cit. Wikipedia)